Verso il convegno “Educare
alle regole…”
L’Associazione Genitori Campobello si avvia alla celebrazione del suo convegno che ricorda il “ventennale” della
sua istituzione a Campobello nel clima della “Gaudium et Spes”, la costituzione del Vaticano II sull’Uomo e il
Mondo contemporaneo, dove si evidenzia quella simbiosi mirabile voluta da Dio
nel creare l’uomo a sua immagine e somiglianza: l’uomo “maschio-femmina”,
l’uomo “famiglia” (unità inscindibile di marito e moglie) da Cristo Gesù
elevata, poi, a sacramento. La famiglia infatti è quella monade “uomo-donna”
con la missione specifica della genitorietà: “crescete e moltiplicatevi”.
L’uomo appare in questa chiave il vero capolavoro dell’amore di Dio. Nell’uomo
Dio infuse l’anima razionale, il “soffio divino”. “La natura intellettuale
dell’uomo, si legge nel documento conciliare, raggiunge la sua perfezione
attraverso la Sapienza, la quale attrae con soavità la mente a cercare e ad
amare il vero e il bello”. La sapienza che c’è nell’uomo è una scintilla di
quel divino per cui Agostino, grande filosofo e teologo, poteva esclamare “homo noli foras exire, in teipsum redi, in
interiorem hominem stat virtus”. Fondamento della sapienza è il rispetto e
l’osservanza cosciente di quella norma
che l’uomo trova nel santuario della propria coscienza e che si esprime
con l’imperativo categorico “ama”. Nella fedeltà a questa legge l’uomo esprime
la sua massima nobiltà d’animo. Da qui il tema del nostro convegno nel
Ventennale della sua istituzione, che ha come prospettiva: “Educare l’uomo al
rispetto delle regole per costruire una civile convivenza”. Il male che oggi affligge
l’umanità è la “mancanza di amore”, l’eccessivo individualismo, la mancanza di
vera libertà che è rispetto dell’altro; è la crisi della famiglia: istituzione
basata sull’amore, che è servizio e sacrificio. A 50 anni dal Vaticano II,
voluto dal Pontefice San Giovanni XXIII, durante il quale la nostra
Associazione Genitori ha svolto la sua significativa azione promozionale a
livello cittadino e intercomunale, questa celebrazione ventennale vuole essere
un invito ed una esortazione alla conversione dall’individualismo alla
creazione di quel cerchio fraterno che diventa nella concretezza “convivenza
per crescere”. Si tratta di educare ed essere educati a pagare il grande prezzo
per realizzare la vera comunione, necessaria al progresso della famiglia e
della stessa società. Non è la società o
le leggi che debbono cambiare, ma siamo ciascuno di noi a dovere cambiare. Si
tratta di riscoprire che vivere insieme, appartenersi, collaborare , continuare
a dialogare, incontrarsi con assiduità per confrontarsi, gestire cristianamente le inevitabili ferite
interpersonali, è valore in se stesso.
Chiaramente al programma del nostro convegno fa eco l’invito di Papa Francesco:
“non stare chiusi (una chiesa chiusa è ammalata; e la famiglia è chiesa
domestica), ma aprire le porte dell’io per costruire nel rispetto delle regole
una vera civile convivenza. La riuscita di questo progetto dipende da come
ognuno di noi si sforza ad educare la famiglia, i genitori, le nuove
generazioni in vista di una rinnovata sinodalità che è dialogo,
democrazia, rispetto delle regole, vivere civile. Papa Francesco diceva: “il
cristiano si riconosce dalla sua gioia di credere e sperare”.
Prof. Angela Stallone, presidente A. Ge. Campobello
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