In continuità con il percorso che già da cinque
anni abbiamo intrapreso sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione
(Lampedusa, Agrigento, Palermo), si intende quest’anno ripercorrere temi e
luoghi studiati a Palermo e Mazara ben ventisei anni fa nei corsi guidati dal
Prof. Pasquale Culotta e ancora di grande attualità. Appare doveroso non
soltanto fondare il nostro lavoro sulle basi scientifiche e culturali tracciate
da Culotta (di cui quest’anno celebriamo il decennale della scomparsa), ma
soprattutto offrire momenti didattici in cui opportunamente possa evidenziarsi
la sua figura e il senso della sua ricerca che indubbiamente ha saputo
anticipare temi cruciali per il nostro tempo attuale.
La ricerca continua il ragionamento sulla
questione dell’accoglienza ed entra nel merito di un aspetto particolarmente
importante: l’integrazione. Il Laboratorio si prefigge di adoperare il progetto
di architettura per comprendere meglio il nuovo senso dell’abitare e il
carattere dei luoghi, alla luce delle problematiche che si aprono intorno al
tema della convivenza degli uomini di diversa cultura e di provenienze diverse
all’interno della stessa città, a condividere spazi privati o collettivi.
Si lavorerà a Mazara del Vallo, una delle città
più importanti e significative per quanto riguarda l’abitare interetnico e le
forme di integrazione sociali e urbane, per molti versi esemplari e compiute.
Se già nel 1990 Culotta aveva intuito la centralità strategica di Mazara, oggi
appare quanto mai interessante non solo attualizzare alcuni di quei temi (la
residenza, la moschea, gli edifici pubblici) tenendo conto delle condizioni
contemporanee dei luoghi, ma provare a comprendere il senso dell’interazione
sociale e della convivenza pacifica, le loro ricadute nell’identità dello
spazio architettonico e nella definizione della forma urbana.
Alla luce delle complessità e
delle contraddizioni (all’interno delle quali, si ritrovano tematiche e
questioni di grande attualità per la città contemporanea), si propone di
indagare i luoghi attraverso le potenzialità dell’abitare.
Il corso vuole studiare non
solo le cause e gli effetti del fenomeno migratorio che si sta sviluppando
sempre più anche in Europa, ma interpretare al meglio il senso
dell’integrazione nello spazio urbano, la vocazione dei luoghi, ricercando la
misura, i caratteri estetici e funzionali tali da verificare la compatibilità
con la storia e le qualità formali del sito. Vuole elaborare, così, una
strategia d’intervento che rimetta in gioco l’architettura e abbia come fine
l’uomo e le necessità dell’abitare e, quindi, la riqualificazione
architettonica.
Le giornate di studio
patrocinate dall’amministrazione comunale dal titolo “MAZARA DEL VALLO
LA RESIDENZA E LO SPAZIO
PUBBLICO” si svogerranno a Mazara nei giorni dell’ 11 e 12 marzo nei locali
dell’ auditorium Mario Caruso “Ex cinema Diana” in via Bagno e hanno come
obbiettivo il dialogo e il confronto tra studiosi e la comunità locale.
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