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lunedì 7 marzo 2016




In continuità con il percorso che già da cinque anni abbiamo intrapreso sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione (Lampedusa, Agrigento, Palermo), si intende quest’anno ripercorrere temi e luoghi studiati a Palermo e Mazara ben ventisei anni fa nei corsi guidati dal Prof. Pasquale Culotta e ancora di grande attualità. Appare doveroso non soltanto fondare il nostro lavoro sulle basi scientifiche e culturali tracciate da Culotta (di cui quest’anno celebriamo il decennale della scomparsa), ma soprattutto offrire momenti didattici in cui opportunamente possa evidenziarsi la sua figura e il senso della sua ricerca che indubbiamente ha saputo anticipare temi cruciali per il nostro tempo attuale.
La ricerca continua il ragionamento sulla questione dell’accoglienza ed entra nel merito di un aspetto particolarmente importante: l’integrazione. Il Laboratorio si prefigge di adoperare il progetto di architettura per comprendere meglio il nuovo senso dell’abitare e il carattere dei luoghi, alla luce delle problematiche che si aprono intorno al tema della convivenza degli uomini di diversa cultura e di provenienze diverse all’interno della stessa città, a condividere spazi privati o collettivi.
Si lavorerà a Mazara del Vallo, una delle città più importanti e significative per quanto riguarda l’abitare interetnico e le forme di integrazione sociali e urbane, per molti versi esemplari e compiute. Se già nel 1990 Culotta aveva intuito la centralità strategica di Mazara, oggi appare quanto mai interessante non solo attualizzare alcuni di quei temi (la residenza, la moschea, gli edifici pubblici) tenendo conto delle condizioni contemporanee dei luoghi, ma provare a comprendere il senso dell’interazione sociale e della convivenza pacifica, le loro ricadute nell’identità dello spazio architettonico e nella definizione della forma urbana.
Alla luce delle complessità e delle contraddizioni (all’interno delle quali, si ritrovano tematiche e questioni di grande attualità per la città contemporanea), si propone di indagare i luoghi attraverso le potenzialità dell’abitare.
Il corso vuole studiare non solo le cause e gli effetti del fenomeno migratorio che si sta sviluppando sempre più anche in Europa, ma interpretare al meglio il senso dell’integrazione nello spazio urbano, la vocazione dei luoghi, ricercando la misura, i caratteri estetici e funzionali tali da verificare la compatibilità con la storia e le qualità formali del sito. Vuole elaborare, così, una strategia d’intervento che rimetta in gioco l’architettura e abbia come fine l’uomo e le necessità dell’abitare e, quindi, la riqualificazione architettonica.
Le giornate di studio patrocinate dall’amministrazione comunale dal titolo “MAZARA DEL VALLO

LA RESIDENZA E LO SPAZIO PUBBLICO” si svogerranno a Mazara nei giorni dell’ 11 e 12 marzo nei locali dell’ auditorium Mario Caruso “Ex cinema Diana” in via Bagno e hanno come obbiettivo il dialogo e il confronto tra studiosi e la comunità locale.

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